Jesus, Jesus, Where Are You?
- Primavera Fisogni
- 1 day ago
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Updated: 7 hours ago
How much nonsense you see and hear while out doing the traditional — so to speak — Christmas shopping! It's no surprise, really, given that one billboard even asks: 'Without presents... what kind of Christmas is it?' It’s hardly a wonder: in a secularised and materialistic society, Christmas has evolved into a consumerist holiday, one of the country's primary economic drivers, capable of generating billions of euros. And what about Jesus Christ? Read the article of Italian psychiatrist Valter Cascioli

Di Valter Cascioli
Quante insulsaggini si vedono e si sentono andando in giro per il tradizionale – si fa per dire – shopping natalizio! Sì, perché, come recita un cartellone pubblicitario “senza regali… che natale è” ?!?
C’è poco da meravigliarsi: in una società secolarizzata e materialista, il Natale è diventato una festa consumistica, uno dei principali volani dell’economia del Paese, capace di movimentare miliardi di euro. Cibo, dolci, addobbi e viaggi per tutti (o quasi). Una macchina per far soldi all’insegna dello shopping compulsivo. Ma non per tutti.
Quante persone “invisibili”, ignorate o volutamente dimenticate, vivono nelle periferie esistenziali della nostra società, confinate in condizioni di solitudine, di emarginazione, malattia e/o di indigenza (economica, fisica, spirituale) ad iniziare dai quei ricchi che, come il personaggio (Ebenezer Scrooge) del racconto di Dickens, A Christmas Carol, sono tristemente ripiegati su se stessi o, per meglio dire, sulla propria avarizia!
Buonismo e luci senza Luce
Si parla di “magia” o di suggestioni del Natale, si approntano festoni, addobbi e luminarie da accendere per creare un’atmosfera, come se questa facesse la differenza. Che tristezza, amici! Si ricercano in modo spasmodico emozioni per stordirsi, tra il chiasso dei grandi Centri commerciali ed imponenti scenografie evocative. Ma quale atmosfera?!?
Quale “clima natalizio” se si dimentica il festeggiato? In pratica, è come voler celebrare il compleanno di una persona che non abbiamo invitato. Chi colmerà questo vuoto incolmabile?!?
Si indulge spesso, soprattutto in questi giorni, in un sentimentalismo di circostanza o, peggio ancora, in un buonismo che disattende, in modo plateale, il messaggio di pace e di salvezza che scaturisce dalla grotta di Betlemme.
La vera pace e la gioia del cuore, non nascono da tavole rotonde, da manifestazioni in piazza o dai cortei di protesta, ma dal dono di grazia che non dobbiamo stancarci di chiedere a Dio.
La pace e la gioia sono infatti doni dello Spirito Santo; dunque, non si comprano né sono oggetto di mercimonio. Come ci ha ricordato la Regina della pace nel messaggio del 25 novembre scorso, sono un dono dell’Altissimo; dunque, solo Lui può darcele.
Del resto anche «…la fede – come ricorda il card. Zuppi -non è più data per scontata, ma è adesione personale e consapevole al Vangelo» (Card. Matteo Zuppi).
Questa, usando un’immagine metaforica «È simile a braccia aperte che accolgono la grazia…che afferrano la mano di Dio che ci viene offerta» (Card. Gianfranco Ravasi).
La fede è il fondamento della speranza che abbiamo celebrato in questo Anno giubilare, ormai al termine. Torniamo, dunque, a vivere le virtù teologali, mettendo al centro della nostra vita Colui che ne è l’autore ed il fine, prendendo le distanze dalla mentalità del mondo.
Così, mentre una 32enne giapponese si sposa “simbolicamente” con la sua AI (!) e sulla copertina della prestigiosa rivista statunitense Time, campeggiano, come Persona dell’Anno 2025, gli architetti dell’intelligenza artificiale, esplicitando, in maniera tronfia e vanagloriosa, che è l’Intelligenza Artificiale a “rendere possibile l’impossibile”, noi vogliamo tornare a mettere Cristo, Re della storia e della gloria, al centro del nostro cuore.
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L'autore

Valter Cascioli è Medico specialista in Psicologia Clinica, Psichiatra, Psicoterapeuta, iscritto all'Albo dell’Ordine dei Medici di Roma è stato Consulente tecnico presso il Tribunale di Roma. È membro dell’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) e di ACT (Association Christian Terapists). È socio ausiliare dell’AIE (Associazione Internazionale Esorcisti), in qualità di consulente scientifico. Come portavoce e capo-ufficio stampa ha curato i rapporti con i networks radiotelevisivi dal 2014 al 2015. In relazione al ministero dell'esorcistato ha preso parte, come ausiliare di don Gabriele Amorth, a numerose preghiere di esorcismo. Attualmente, consulente scientifico di diversi esorcisti italiani, svolge attività di divulgatore e conferenziere. È docente al Corso Esorcismo e Preghiera di liberazione presso l'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. È collaboratore del GRIS (Gruppo di Ricerca e Informazione Socio-religiosa). Ha tenuto corsi di Comunicazione efficace presso l'Università La Sapienza di Roma. Ha partecipato, come relatore, ai seminari dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater, in collaborazione con l'Ufficio Ecumenismo e Dialogo - Settore Nuovi Culti - del Vicariato di Roma. Nel 1987 ha condotto per l'Università La Sapienza di Roma uno studio sperimentale sul fenomeno dell'estasi collettiva a Medjugorje, realizzando una missione scientifica in loco. È l’ideatore ed il conduttore della trasmissione radiofonica Esorcistica e Psichiatria, in onda sulle frequenze di Radio Maria Italia. In veste di consulente e di medico specialista ha fatto parte del cast del film-documentario “Libera nos. Il Trionfo sul Male” dei registi Giovanni Ziberna e Valeria Baldan (2022). Nello stesso anno è stato chiamato, come docente al Corso “Discernimento, Patologie Spirituali ed Esorcismo” presso l’Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Gregoriana. È responsabile della Comunità Gesù Risorto, Associazione Internazionale di Fedeli di Diritto Pontificio, e collabora con CHARIS (Catholic Charismatic Renewal International Service). Già consulente ufficiale del Segretariato Assistenza Monache (SAM), esercita la professione in privato e presso l'ex Ospedale Psichiatrico Santa Maria della Pietà in Roma.
English text
How much nonsense one sees and hears while out for the so-called traditional Christmas shopping! Indeed, as one billboard puts it: "Without gifts... what kind of Christmas is it?" It is hardly a surprise: in a secularized and materialistic society, Christmas has become a consumerist festival, a primary driver of the national economy capable of moving billions of euros. Food, sweets, decorations, and travel for everyone (or almost everyone)—a money-making machine fueled by compulsive shopping. But not for everyone.
How many "invisible" people, ignored or willfully forgotten, live in the existential peripheries of our society, confined to conditions of loneliness, marginalization, illness, or indigence—be it economic, physical, or spiritual? This includes those wealthy individuals who, like Ebenezer Scrooge in Dickens' A Christmas Carol, are sadly withdrawn into themselves or, more accurately, into their own avarice.
We see a superficial "feel-good" sentimentality and lights without the Light. People speak of the "magic" or the "mood" of Christmas, putting up garlands, decorations, and lights to create an atmosphere, as if these things truly made a difference. How sad, my friends! There is a frantic search for emotions to numb the senses amidst the clamor of massive shopping malls and imposing, evocative stage-sets. But what "atmosphere" are we talking about? What "Christmas spirit" can there be if the Guest of Honor is forgotten? In practice, it is like trying to celebrate a birthday for someone we haven't invited. Who will fill this unbridgeable void?
Especially at our times, people often indulge in a forced sentimentalism or, worse, a hollow facade of goodness that blatantly ignores the message of peace and salvation emanating from the Grotto of Bethlehem. True peace and joy of the heart are not born from roundtables, public demonstrations, or protest marches, but from the gift of grace that we must never tire of asking from God. Peace and joy are, in fact, gifts of the Holy Spirit; therefore, they cannot be bought, nor are they commodities for trade. As the Queen of Peace reminded us in her message last November 25th, they are a gift from the Most High; thus, only He can grant them to us.
After all, as Cardinal Zuppi points out, "faith is no longer taken for granted, but is a personal and conscious adherence to the Gospel." To use a metaphor, it is "like open arms that welcome grace... that grasp the hand of God offered to us" (Cardinal Gianfranco Ravasi). Faith is the foundation of the hope we have celebrated in this Jubilee Year, now drawing to a close. Let us return, then, to living the theological virtues, placing at the center of our lives Him who is their author and end, and distancing ourselves from the mentality of the world.
Thus, while a 32-year-old Japanese woman "symbolically" marries her AI software, and the cover of the prestigious American magazine Time features the architects of Artificial Intelligence as the 2025 Person of the Year—haughtily and vaingloriously claiming that AI "makes the impossible possible"—we choose instead to return Christ, the King of history and glory, to the center of our hearts.



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