In his masterpiece, the Amsterdam-born philosopher (1632-1677) strives to find a way out of passions through the analysis of the structures that ground reality, and through the investigation concerning the mind. Knowledge turns out to be the solution for the mind to be free from passions. The power of human understanding consists in the knowledge of reality: therefore the possibility, for the individual, to achieve an authentic power of the mind is linked with the acquisition of knowledge of reality. Another clear and masterful lesson from Professor Segalerba, on the occasion of Rekh Magazine's Ontology Month.
Immagine simbolica di guida che inclina al bene (Unsplash)
di Gianluigi Segalerba
Nel contesto presente vorrei esporre alcune osservazioni concernenti la formazione dell’individuo nell’Etica di Spinoza. Un tema centrale dell’Etica di Spinoza è la descrizione dell’essere esposto dell’individuo all’emergere delle passioni: la mente dell’individuo è costitutivamente passiva rispetto alle influenze esercitate sulla mente medesma dalla realtà dato che la mente è una parte dell’intera natura. Essendo parte della natura, l’individuo è esposto agli influssi della realtà esterna; l’individuo è costitutivamente passivo nei confronti della natura. Essere passivi significa avere passioni: le passioni conducono l’individuo ad una condizione di asservimento mentale. L’individuo viene per così dire agito dalla realtà esterna attraverso le passioni.
Pertanto, ogni individuo nasce schiavo per quanto riguarda la costituzione della propria mente. Dal momento che le passioni sono, secondo Spinoza, idee confuse ed inadeguate, la liberazione dalle passioni può avvenire esclusivamente attraverso la conoscenza, una conoscenza che analizzi e riveli la falsità delle idee menzionate.
In tutta l’Etica di Spinoza, il processo di trasformazione dell’individuo consiste nello sviluppo della costituzione individuale dall’avere solo idee inadeguate rispetto alla struttura della realtà all’acquisire idee adeguate rispetto alla struttura della realtà medesima. La condizione dell’individuo non è dunque statica: non è immutabile. Allo stesso modo, l’essenza dell’individuo non è immutabile: la trasformazione operata dall’acquisizione della conoscenza modifica la costituzione dell’individuo.
Nell’Etica, Spinoza cerca di trovare una via d’uscita dalle passioni: attraverso l’analisi della struttura della realtà ed attraverso l’indagine concernente la struttura della mente dell’individuo, L’acquisizione della conoscenza della realtà da parte dell’individuo si rivela essere la soluzione per la liberazione progressiva della mente medesima dalle passioni. Il potere della mente dell’individuo consiste nella conoscenza della realtà: quindi la possibilità, per l’individuo, di raggiungere un autentico potere della mente consiste nell’acquisizione della conoscenza della realtà. Per arrivare alla conoscenza della realtà, una formazione adeguata è indispensabile. La formazione dell’individuo verrà raggiunta soltanto a seguito di un lungo percorso.
La conoscenza di Dio, che corrisponde alla conoscenza di tutta la struttura della realtà, accresce il potere della mente dell’individuo, diminuendo così contemporaneamente l’influenza delle passioni sulla mente dell’individuo. Raggiungere la conoscenza di Dio significa, per l’individuo, il potenziamento della mente contro l’esposizione costitutiva dell’individuo alle passioni. Attraverso la conoscenza, l’individuo si libera dall’ignoranza: diventa capace di contrastare il suo essere agito dalla realtà esterna e, corrispondentemente, diventa capace di agire autonomamente: può condurre la propria vita invece di essere costantemente condotto dalle passioni.
La conoscenza trasforma l’individuo da entità completamente passiva in entità capace di emendare la propria mente: l’individuo diventa così capace di eliminare nella propria mente le proprie idee confuse, da un lato, e di opporsi alla formazione di nuove idee confuse, dall’altro. Attraverso il processo di acquisizione della conoscenza l’individuo si trasforma, passo dopo passo, dalla condizione di essere limitato da una visione frammentaria della realtà alla condizione di possedere un’interpretazione compiuta della realtà. L’individuo può trovare una forma di liberazione dalle proprie passioni, trasformandosi così in un’entità almeno parzialmente attiva: il programma di Spinoza si rivela pertanto essere un programma per lo sviluppo e l’illuminazione della mente.
La liberazione dalle passioni è un processo, non è una condizione definitiva
In tutta l’Etica di Spinoza, il processo di trasformazione dell’individuo consiste nello sviluppo della costituzione individuale dall’avere solo idee inadeguate rispetto alla struttura della realtà all’acquisire idee adeguate rispetto alla struttura della realtà medesima. La condizione dell’individuo non è dunque statica: non è immutabile. Allo stesso modo, l’essenza dell’individuo non è immutabile: la trasformazione operata dall’acquisizione della conoscenza modifica la costituzione dell’individuo.
La condizione dell’individuo è da considerarsi potenzialmente dinamica. La liberazione dalle passioni è un processo, non è una condizione definitiva: poiché l’individuo è parte della natura, e poiché l’individuo è nella natura, l’individuo non può raggiungere una condizione di perfetta liberazione. L'individuo sarà e rimarrà sempre un’entità esposta alla formazione di passioni.
© Rekh Magazine
Filosofo e specialista di Aristotele
Gianluigi Segalerba è nato a Genova il 24 giugno 1967. Si è laureato in Filosofia presso l'Università di Pisa nel 1991 e ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Filosofia presso l'Università di Pisa nel 1998. È stato visiting scholar presso le Università di Tubinga, di Berna, di Vienna. Ha insegnato all'Istituto di Filosofia dell'Università di Vienna. La sua prima pubblicazione è stata “Note su Ousia” (Pisa 2001). È stato poi coeditore del volume “Substantia Sic et Non” (Francoforte sul Meno 2008), ed è autore del libro “Semantik und Ontologie: Drei Studien zu Aristoteles” (Berna 2013). Attualmente vive e lavora a Vienna.
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